Spazioprever lezioni in rete - I.I.S. "A. Prever" Pinerolo

 

Citazione della bibliografia
e della sitografia
utile per la tesina

Citazione della bibliografia e della sitografia

Come ogni lavoro di intelletto, anche la tesina è (o almeno dovrebbe cercare di essere) un esercizio di riflessione e approfondimento personali di un determinato argomento.

Nessuno di noi sa tutto, per cui c’è bisogno di attingere alla sapienza di altri che, prima di noi, si sono esercitati a scovare il maggior numero di notizie in quel determinato campo del sapere. Per riuscire a compilare un lavoro al meglio e mettere in grado gli eventuali ulteriori interessati di approfondire i dati di cui ci siamo serviti, è necessario redigere, al fondo della tesina, una bibliografia e una sitografia in cui elencheremo, in ordine alfabetico di autore o in ordine cronologico di pubblicazione, i testi e i siti da cui abbiamo estrapolato le nostre informazioni.

1-Volumi. Per citare in modo corretto i testi a stampa, attenersi agli esempi sottostanti, inserendo, nell’ordine:

  1. nome e cognome dell’autore,
  2. titolo in corsivo,
  3. Luogo di edizione,
  4. editore,
  5. anno di pubblicazione.
ESEMPIO:

Giovanni Arpino, Azzurro tenebra, Torino, Einaudi, 1977.

Renzo Rossotti, Guida insolita ai misteri, ai segreti, alle leggende e alle curiosità di Torino, Roma, Newton Compton, 1998

2-Articoli di rivista. Per citare in modo corretto i testi tratti da riviste, attenersi al seguente esempio, inserendo, nell’ordine:

  1. nome e cognome dell’autore,
  2. titolo dell’articolo in corsivo,
  3. titolo della rivista (tra virgolette),
  4. numero della rivista (in numero arabo)
  5. anno della pubblicazione (in numero arabo o romano)
  6. pagine (p. per pagina; pp. per pagine).
ESEMPIO:

Paolo Flores d’Arcais, Stati Uniti d’Europa?, in “Micromega”, 3 (2014), pp. 3-16

3-Enciclopedie. Per citare un’enciclopedia, si farà lo stesso rispetto a quanto compare sopra, ma in quest’ordine:

  1. Nome e cognome dell’autore
  2. Titolo dell’articolo in corsivo,
  3. Definizione dell’enciclopedia da cui è tratto il saggio (tra virgolette)
  4. Numero del volume
  5. Luogo di edizione dell’enciclopedia,
  6. denominazione dell’editore,
  7. Anno di edizione,
  8. pagina o pagine a cui si trova il saggio.
ESEMPIO:

Jacques Hains, Dal rullo di cera al CD, in “Enciclopedia della Musica”, vol. IV, Milano, Il sole 24 ore, 2007, pp. 783-819.

4-Siti web

Nulla cambia rispetto a quanto sopra elencato (qualora vi siano i nomi degli autori citati e i titoli dei loro saggi o racconti). Si dovrà inserire in più, rispetto ai dati che contraddistinguono i testi cartacei, soltanto il sito web presso cui è stato reperito il materiale citato e, tra parentesi, la data di ultima consultazione del sito stesso.

ESEMPI:

Voce Beppe Fenoglio in http://it.wikipedia.org/wiki/Beppe_Fenoglio (ultima consultazione: 29 maggio 2014);

 

Inondazioni in Bosnia Erzegovina, Serbia e Croazia: come aiutare, in http://www.balcanicaucaso.org/news-balcani/Inondazioni-in-Bosnia-Erzegovina-Serbia-e-Croazia-come-aiutare-152066 (ultima consultazione: 28 maggio 2014)

 

Annalisa Cosentino, Stagioni di Praga, in “eSamiszdat”, VII, 2-3 (2009), pp. 9-14, in http://www.esamizdat.it/rivista/2009/2-3/index.htm (utima consultazione: 30 maggio 2014)

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