Spazioprever lezioni in rete - I.I.S. "A. Prever" Pinerolo
Primo Levi e Jean Samuel (“Pikolo”), un’amicizia nell’inferno di Auschwitz
Noi giacevamo in un mondo di morti e di larve. L’ultima traccia di civiltà era sparita intorno a noi e dentro di noi. L’opera di bestializzazione, intrapresa dai tedeschi, era stata portata a compimento dai tedeschi disfatti. È uomo chi uccide, è uomo chi fa o subisce ingiustizia; non è uomo chi, perso ogni ritegno, divide il letto con un cadavere. […]Parte del nostro esistere ha sede nelle anime di chi ci accosta: ecco perché è non umana l’esperienza di chi ha vissuto giorni in cui l’uomo è stato una cosa agli occhi dell’uomo.
[Se questo è un uomo, pp. 216-217]
Jean Samuel è fra i pochissimi personaggi del libro [Se questo è un uomo] che siano sopravvissuti […] ed i suoi ricordi coincidono con i miei […] A lui, allora, non interessava Dante; gli interessavo io nel mio conato ingenuo e presuntuoso di trasmettergli Dante, la mia lingua e le mie confuse riminiscenze scolastiche, in mezz’ora di tempo e con le stanghe della zuppa sulle spalle…
1940-1945 tra 1.000.000 e 1.350.000
Campo di concentramento dal 1940 al 1942
Campo di sterminio dal 1942 al 1944 (suddiviso in tre campi distinti)
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