Spazioprever lezioni in rete - I.I.S. "A. Prever" Pinerolo

 

Giornata della memoria 2012

 

Memoria e amicizia

Primo Levi e Jean Samuel (“Pikolo”), un’amicizia nell’inferno di Auschwitz

La memoria umana è uno strumento meraviglioso ma fallace. E’ questa una verità logora, nota non solo agli psicologi, ma anche a chiunque abbia posto attenzione al comportamento di chi lo circonda, o al suo stesso comportamento. I ricordi che giacciono in noi non sono incisi sulla pietra; non solo tendono a cancellarsi con gli anni, ma spesso si modificano, o addirittura si accrescono, incorporando lineamenti estranei. [Primo Levi]

PRIMO LEVI (1919-1987)

Primo Levi Primo Levi

Nato nel 1919 a Torino, laureato in chimica, deportato ad Auschwitz nel febbraio 1944 dopo un periodo di internamento a Fossoli (Modena), fu scrittore di notevole importanza.

 

Fra le sue opere:

  • Se questo è un uomo
  • La tregua
  • I sommersi e i salvati

Primo Levi

Noi non crediamo alla più ovvia e facile deduzione: che l’uomo sia fondamentalmente brutale, egoista e stolto come si comporta quando ogni sovrastruttura civile sia tolta. Ci pare invece degno di attenzione questo fatto: viene in luce che esistono fra gli uomini due categorie particolarmente ben distinte: i salvati e i sommersi. […] Questa divisione è molto meno evidente nella vita comune; in questa non accade spesso che un uomo si perda, perché l’uomo normalmente non è solo. […] Ma in lager avviene altrimenti: qui la lotta per sopravvivere è senza remissione, perché ognuno è disperatamente ferocemente solo.

[PRIMO LEVI, Se questo è un uomo, pp. 109-110]

Il canto di Ulisse

Copertina di Se questo è un uomo Copertina di Se questo è un uomo
Chi è Dante. Che cosa è la Commedia. Quale sensazione curiosa di novità si prova, se si cerca di spiegare in breve che cosa è la Divina Commedia. Come è distribuito l’Inferno, cosa è il contrappasso […] “…ma misi me per l’alto mare aperto.”
Di questo sì, di questo sono sicuro, sono in grado di spiegare a Pikolo, di distinguere perché “misi me” non è “je me mis”, è molto più forte e audace, è un vincolo infranto, è scagliare se stessi al di là di una barriera, noi conosciamo bene questo impulso. [pp.142-143] “oggi sarà Primo a venire con me a portare la zuppa”

PRIMO LEVI di fronte a DANTE

Primo è di nuovo un uomo

La cultura poteva servire: non sovente, non dappertutto, non a tutti, ma qualche volta, in qualche occasione rara, preziosa come una pietra preziosa, serviva pure, e ci si sentiva come sollevati dal suolo; col pericolo di ricadervi di peso, facendosi tanto più male quanto più alta e più lunga è stata l’esaltazione

(I sommersi e i salvati, p.111)

Ecco, attento Pikolo, apri gli orecchi e la mente, 
ho bisogno che tu capisca.
“Considerate la vostra semenza
Fatti non foste a viver come bruti,Ma per seguir virtute e conoscenza” […]	
Mi sforzo di ricostruire per mezzo delle rime, chiudo gli occhi,
 mi mordo le dita: ma non serve, il resto è silenzio. 
[…] E’ tardi, è tardi, siamo arrivati alla cucina, 
bisogna concludere:
“tre volte il fe’  girar con tutte l’acque
Alla quarta levar la poppa in suso
E la prora ire giù, come altrui piacque… 
Trattengo Pikolo è assolutamente necessario e urgente che ascolti[…], 
prima che sia troppo tardi, domani lui o 
io possiamo essere morti, o non vederci mai più […] devo 
spiegargli qualcosa di gigantesco che io stesso ho visto ora soltanto […] 
[pp.144-145]

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