Spazioprever lezioni in rete - I.I.S. "A. Prever" Pinerolo
La pianta del tè fa parte della grande famiglia delle camelie. Le qualità da cui si raccolgono le foglie da tè sono:
La sinensis è un arbusto di 2-3 metri d'altezza e foglie piccole. L'assamica invece è un vero e proprio albero, e può raggiungere anche i 20 metri d'altezza. La pianta o l'arbusto, nelle piantagioni, sono tenuti bassi, ad un'altezza di circa 1-1,5 metri, così da semplificare il raccolto.
Il tè vive in un clima tropicale e subtropicale, in climi caldo-umidi, con oltre 1200 mm di pioggia l’anno. Le piantagioni migliori sono situate sui pendii delle colline e delle montagne, ad un'altezza compresa tra il livello del mare e i 2100 metri e, più le piantagioni sono in alto, più fine sarà la qualità del tè.
L'arbusto del tè comincia a produrre intorno al quinto anno, la sinensis vive per circa cinquant'anni, mentre l'assamica è più longeva. Le foglioline di tè,
secondo l’altitudine, sono raccolte da quattro a trenta volte l’anno.
Alle altitudini più basse le foglie
raccolte si riformano ogni sette – 15 giorni, con altitudini più elevate, tale periodo di ricrescita si allunga,
ed è per questo che nelle piantagioni intorno ai 2000 metri non si riescono a fare più di tre – quattro raccolti
l’anno.
La lentezza di ricrescita e la minore quantità di germogli, danno una maggior fragranza alle qualità dei tè d’altura. Il raccolto è fatto a mano per sei mesi l'anno ad intervalli bisettimanali. Il primo raccolto dell'anno è il migliore, mentre quelli successivi sono posti su una scala qualitativa decrescente.
La raccolta del tè non coinvolge tutte le foglie dell'arbusto, ma sono raccolte solo le due foglie apicali, vale a dire il germoglio che cresce sulla punta del ramo, e le due foglioline adiacenti. Pekoe è una parola cinese che si incontra spesso quando si parla di tè, è molto importante capirne il significato poiché è utilizzata per definire la qualità del raccolto. Pekoe significa dalla barba bianca e si riferisce alla gemma terminale, ricoperta da una lanugine biancastra.
Questi germogli costituiscono il miglior tè, quello definito golden tips o punte dorate. La qualità del tè è determinata dal numero di foglie raccolte con il germoglio e per i tè neri dalla pezzatura della foglia, vale a dire se la foglia è intera oppure spezzata, con diversi gradi di classificazione.
I tè a foglia intera danno infusi in tempi lunghi, chiari e non forti, i tè con foglia spezzata, che possono derivare dalla lavorazione dei tè in foglie intere, danno infusi, veloci, intensi e scuri.
La raccolta classifica i tè in relazione al numero di foglie raccolte insieme al germoglio, e quindi:
Le foglie appena raccolte sono portate nello stabilimento del tè dove sono lavorate e trasformate.
I diversi metodi di lavorazione danno tè di qualità differenti, e sono:
Queste categorie di tè principali e le loro numerose varianti, si riferiscono esclusivamente ai metodi di lavorazione e non hanno nulla a che vedere con la qualità o il tipo di pianta.
Tè bianco: è prodotto in Cina e a Sri Lanka. Si ottiene dai germogli raccolti prima della schiusura, fatti appassire, cotti con bagni di vapore e seccati. Il nome deriva dal fatto che i germogli dopo la lavorazione hanno un colore argenteo, danno un infuso di colore paglierino molto chiaro.
Tè nero: ha colore scuro, quasi nero, è il tipo più diffuso in occidente, ed è il tè che ha subito una completa fermentazione.
Tè verde: ha colore verdolino, è il più diffuso in Cina e in Giappone, ed è il tè le cui foglie, subito
dopo l'appassimento, subiscono una cottura con bagni di vapore, a fiamma diretta o in forni ventilati a
temperature superiori a quelle utilizzate per i tè neri.
Questo processo, che si svolge intorno ai 45 – 50° C,
impedisce la fermentazione, lasciando inalterato il colore delle foglie, si avranno quindi infusi chiari,
verdolini e dal gusto tenue.
Tè oolong o bohea: in Cina sono chiamati Wu-Lung o Pao-Ch'a, sono tè rari, conosciuti soprattutto nella Cina meridionale e a Taiwan. La loro lavorazione, è una via di mezzo tra quella dei tè neri e dei tè verdi; infatti, dopo l’appassimento, le foglie subiscono la fermentazione sia prima sia dopo l’arrotolamento, infine, sono essiccate.
Tè aromatizzati (scented tea):l'aromatizzazione delle foglie del tè è da qualche tempo una pratica utilizzata
per infondere nuovi profumi e aromi alle diverse qualità di tè. Si usano oli di fiori o piante, spezie, fiori
essiccati e frutti.
Per ottenere i tè aromatizzati, si parte sempre da una base di tè verde, oolong o nero
alle cui foglie si uniscono gli aromi, poco prima del confezionamento.
I più famosi sono il tè al gelsomino
e alla rosa; il primo è fatto unendo dei boccioli di gelsomino alle foglie di tè verdi o neri, il secondo
con petali di rosa uniti ai tè neri e oolong di Formosa (Taiwan), o della Cina.
Tè aromatizzati: sono bevande rinfrescanti da consumare caldi, senza aggiunta di latte o limone, o freddi. Gli aromi principali sono: limone, vaniglia, frutti tropicali, mango, spezie, cannella, arancio, pesca.
Il processo di trasformazione delle foglie per ottenere il tè nero segue quattro fasi:
Spazioprever è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.