Il menu
Menu "classico" tipico degli alberghi
Terminologia di piatti e posate
- piatto piano
- piatto fondo
- piatto entremets (antipasti caldi, piccole entrée, relevé)
- piatto a dessert (dolci al cucchiaio e torte)
- coltello entremets
- forchetta entremets
- cucchiaio gourmet
- cucchiaio grande
- coltello grande
- forchetta grande
- paletta a pesce
- forchetta a pesce
- cucchiaino da cappuccino
- cucchiaino da tè
- cucchiaino moka
Tecniche del servizio
- servizio al piatto, all'assiette o all'italiana
- è il servizio che prevede piatti montati in cucina, tecnica definita anche "cucina
creativa"
- all'inglese
- è il servizio in cui il cameriere serve dal vassoio disponendosi alla sinistra del cliente
(tipico dei banchetti)
- alla francese
- si porge il vassoio alla sinistra e il cliente provvede a servirsi da sé
(tipico delle case private)
- al guéridon o alla russa
- il servizio avviene appoggiando vassoi e piatti sul guéridon
Tempi dei servizi
Table d'hôte - menu fisso
Mise en place table d'hôte
- Caratteristiche:
- menu e orario fissi, un solo piatto per ogni portata, rapporto di pensione.
- Coperto:
- tovagliolo, posate e bicchieri in tavola, piattino del pane con coltellino se
"all'inglese".
Alla carta
Mise en place a la carte
- Caratteristiche:
- scelta di piatti per ogni portata minimo tre, indicazione del prezzo per
ogni piatto, orario libero, la preparazione dei piatti può essere espressa.
- Coperto:
- tovagliolo, 1 coltello e 2 forchette grandi, 1 bicchiere a
vino rosso, 1 bicchiere ad acqua, piattino del pane con coltellino se "all'inglese". Le posate si sostituiscono e si
dispongono prima della portata.
come preparare il tavolo ☞
Alla gran carta
Mise en place a la grande carte
- Caratteristiche:
- ampia scelta di piatti, orario libero, preparazione dei cibi prevalentemente
espressa, varietà di cibi pregiati e di preparazioni della cucina internazionale, indicazione del
prezzo per ogni piatto. Tipica di alberghi e ristoranti di lusso.
- Coperto:
- tovagliolo, bicchiere ad acqua le posate si portano ad ogni portata.
Disposizione delle posate da dessert
Le posate da dessert sono disposte partendo dal basso:
- coltello, forchetta, cucchiaio - torte con salse;
- forchetta, cucchiaio - dolci al cucchiaio presentati o serviti sul piatto e per la frutta alla fiamma;
- , forchetta - torte senza salse;
- cucchiaio - dolci al cucchiaio in coppa.
Altre forme di menu
- Menu a scelta o "a proposta"
- Caratteristiche: piccola scelta fatta minimo su 3 piatti, nessuna indicazione di prezzo. Tipico dell'albergo.
coperto: come il coperto base à la carte.
- Menu degustazione
- Caratteristiche: menu fisso, con diversi assaggi montati sul piatto, prezzo stabilito comprensivo o no dei vini, servizio al piatto
coperto: tovagliolo, posate e bicchieri già disposti sulla tavola.
- Menu banchetto
- caratteristiche: Piatti e prezzo concordati, prezzo comprensivo di vini, inizio contemporaneo, varietà di piatti per ogni portata
coperto: disposizione delle posate in tavola, come per il menu fisso
- Menu turistico
- caratteristiche: menu fisso, piatti tipici del luogo, prezzo contenuto coperto: come il coperto base table
d'hôte
- Menu baby
- caratteristiche: specifico per bambini, porzioni ridotte, paste corte
coperto: posate entremets, bicchiere infrangibile.
Preparazione del guéridon
Sul piano superiore: copri guéridon, 4 clips in alto a destra coperte da tovagliolo di servizio.
Sul piano inferiore: frangino, piatto briciole, posate di rimpiazzo.
Il menu
"Il sostantivo menu serve ad indicare l'insieme delle pietanze e delle bevande che entrano nella
composizione di un pasto: è insomma il programma del pranzo o della cena".
Escoffier (Libro dei menu)
Menu indica anche il cartoncino, di qualsiasi materiale e forma, sul quale e trascritto il
susseguirsi delle vivande.
"Il menu è uno degli aspetti più difficili del mestiere di ristoratore; occorre, infatti,
trovare il giusto equilibrio tra le materie prime, le specialità che fanno il nome del locale,
il rinnovamento indispensabile e la soddisfazione del cliente, che si augura di mangiare molto
o leggero, in modo tradizionale o originale".
A. Escoffier
Il menu, come programma e "foglio d'ordini' per la cucina, è sempre esistito.
Quale comunicazione all'invitato, o al cliente, è documento piuttosto recente e dovuto ad un
cambiamento d'abitudini conviviali che rivoluzionò il modo di stare a tavola a metà
dell'Ottocento circa.
Il passaggio dal servizio "alla francese", in cui tutte le portate
erano poste sulla tavola fin dall'inizio del pranzo e i commensali si servivano a piacere,
al più sbrigativo e pratico servizio "alla russa", in cui invece le vivande erano portate,
secondo una successione preordinata, da valletti che le porgevano ai convitati.
Fu Escoffier a fissare la composizione classica del menu, facendo suo un principio di
Brillat Savarin, vale a dire "l'ordine dei cibi va dai più sostanziosi
ai più leggeri".
La composizione classica prevede:
- potage o zuppa
- hors d'oeuvre caldo
- pesce
- relevé (piatto principale)
- entrée (prodotti porzionati)
- arrosto
- sorbetto
- entremets
- dessert
Nella composizione moderna non vi è una regola standard. Tre è il numero di portate affinché la
loro successione possa ancora fregiarsi del nome di menu. Convenzionalmente si è stabilito che
un menu da "convivio" (es. banchetto) debba consistere di cinque portate, preceduto da un
preludio (aperitivo con stuzzichino) e concluso da un epilogo (caffè e cioccolatini o canditi).
Per menu superiori alle cinque portate è bene ridurre le porzioni.
Le portate
- Aperitivo con stuzzichini
- E' l'annuncio del menu che predispone al pasto. Anche se può essere servito a tavola,
solitamente viene separato nel tempo e nello spazio dallo svolgimento del resto del pasto.
Gli stuzzichini più diffusi sono confezionati con pasta sfoglia.
- Prima portata o piatto d'apertura (antipasto)
- Il cosiddetto antipasto non precede il pasto, ma ne rappresenta l'atto d'avvio. Secondo le
epoche e gli stili di servizio, l'antipasto ha avuto importanza maggiore o minore ed una
diversa collocazione all'inizio del pranzo.
Nella moderna ristorazione non esiste soluzione di continuità tra questa portata e le
successive, l'antipasto è a tutti gli effetti una ricetta paragonabile alle altre che compongono
il menu, e non viene mai servita in un momento o un luogo, diversi da quelli dello svolgimento
del pasto.
Il servizio degli antipasti si divide in:
- antipasti caldi
- antipasti freddi
- Seconda portata (primi piatti)
- I primi piatti sono preparazioni diffuse nelle tradizioni e nelle abitudini alimentari di molte
nazioni ed in particolare di quelle mediterranee, dove per lungo tempo hanno rappresentato il
piatto principale e spesso unico per le classi più umili.
Nella tradizione italiana, sotto
questa locuzione si annoverano le minestre, le zuppe e tutte le preparazioni a base di pasta e
riso in composizioni mediamente brodose. E' anche corrente l'uso dell'espressione
"minestre asciutte", la quale comprende tutto, dai risotti agli spaghetti.
- Terza portata (piatto di mezzo)
- Di questa portata fanno parte tutte le preparazioni di pesce, uova, frattaglie, verdure;
es. soufflè, sformati, timballi ecc.
- Quarta portata (piatto di carne o piatto centrale)
- E' considerata la parte centrale del menu. A questa portata è abbinato il vino più prestigioso
dell'intero pasto. Può essere costituita da un piatto di carne o da una preparazione di pesce.
- Quinta portata (dessert)
- Consiste nella preparazione di dolci al cucchiaio seguiti dalla piccola pasticceria.
Può comprendere anche il formaggio e la frutta.
- Caffè
- Segna l'epilogo del menu. Il caffè conclude il convivio e va servito con cioccolatini e
canditi. Al caffè possono seguire liquori, amari, rosoli.
Regole grafiche per la stesura di un menu
- il menu si scrive con il testo centrato o allineato a sinistra
- nel menu allineato a sinistra i contorni che accompagnano il piatto centrale, si scrivono con un rientro
sul rigo
- la prima lettera del rigo, è sempre maiuscola
- la prima lettera dei nomi propri, delle indicazioni geografiche e dei nomi di fantasia,
è sempre maiuscola
- la lettera che inizia una riga che è la continuazione di
quella precedente, va scritta minuscola
- i piatti dedicati ad un personaggio si scrivono tralasciando
la preposizione
- i nomi dei piatti devono essere comprensibili a tutti
- i piatti che compongono una portata, non si separano
- le portate si separano con un semplice segno grafico o con
interlinea maggiore
- i pesci e le carni che compongono la quarta portata, si
separano tra loro con un salto riga e non con segno grafico
- il contorno segue immediatamente il piatto cui è abbinato
Regole culinarie
L'ordine delle portate nel menu
- Il menu deve permettere il raggiungimento di una soddisfazione psicologica, sensoriale e dei
bisogni nutrizionali
- il menu è un crescendo di sapori
- evitare ripetizione degli ingredienti
- differenziare i metodi di cottura
- specificare il metodo di cottura usato
- non servire due carni della stessa qualità, anche se preparati diversamente
- non ripetere le salse e non far seguire una salsa di colore chiaro con altra salsa sempre
chiara
- considerare l'intensità del piatto in rapporto alla stagione
- considerare la difficoltà, in rapporto ai coperti, nella preparazione di alcuni piatti
- tipo di clientela
- favorire i cibi stagionali e locali
- la scelta dei piatti deve considerare l'occasione del convivio
- valutare il rapporto qualità prezzo
- è preferibile aprire il pranzo con una minestra o crema, oppure con un piccolo antipasto
- rispettare i nomi della cucina classica
Criteri gestionali
- possibili clienti
- categoria e tipo di esercizio
- concorrenza
- numero di clienti da soddisfare
- capacità tecniche del personale
- attrezzature e macchinari disponibili
- reperibilità, deperibilità, costo delle materie prime
- indicare i piatti elaborati con ingredienti congelati e/o surgelati