Spazioprever lezioni in rete - I.I.S. "A. Prever" Pinerolo
In Russia il tè cominciò ad essere conosciuto nel 1618, quando l’ambasciatore cinese a Mosca donò alcune ceste di
tè allo zar Alexis. Nel 1689 un nuovo trattato commerciale, tra Russia e Cina, permise alle carovane di
attraversare liberamente la frontiera. Il viaggio non era certo comodo e facile, lungo circa 18.000 km, richiedeva
oltre 16 mesi per essere portato a termine.
Le carovane si componevano mediamente di 200 - 300 cammelli,
il risultato di un commercio così difficile era un costo del tè proibitivo e compatibile solo con le possibilità
degli aristocratici.
Solo sul finire del ‘700 il prezzo del tè cominciò lentamente a scendere, consentendo una
sua maggiore diffusione. Il commercio con le carovane di cammelli si interruppe solo nel 1900, con la costruzione
della ferrovia transiberiana.
La tradizione più famosa del tè in Russia, è legata all’uso del samovar, in pratica un grosso bollitore dove
l’acqua è continuamente tenuta bollente. Di solito si teneva al centro della casa e funzionava tutto il giorno,
potendo servire anche 40 tazze di tè alla volta.
Seguendo la tradizione asiatica, i russi consumavano il tè in
bicchieri dal manico di metallo o d’argento, preferendo tè dal gusto forte, dolcificato con zucchero o miele e
accompagnato con una fettina di limone. Il tè è, insieme alla vodka, la bevanda nazionale russa, ed è consumato
abbondantemente a colazione e come corroborante durante il resto della giornata.
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