Spazioprever lezioni in rete - I.I.S. "A. Prever" Pinerolo

 

Pasta frolla e crema pasticcera

Caratteristiche della pasta frolla

È un impasto molto friabile, che si utilizza per preparazioni dolci. Non deve essere impastata a lungo, altrimenti “si brucia” (vuol dire che tende a rompersi quando la stendiamo). Esistono diversi procedimenti e “infinite” dosi.

Può essere di diverso tipo:

ordinaria:
per crostate e fondi di torte;
fine:
per fondi di torte, tartellette, piccoli dolci – è fatta con zucchero a velo;
napoletana:
prevede della farina di mandorle nell’impasto;
da sacchetto (sac à poche):
ricca di burro, fatta con zucchero a velo, per biscottini da tè.

Se si utilizza per fondi di torte, prima della cottura forare la pasta nelle tortiere foderate, per evitare che si gonfi.

È anche possibile riempire gli stampi con fagioli o ceci secchi o riso(cottura in bianco), per evitare che i bordi si ripieghino all’interno e la pasta si gonfi durante la cottura.

Alcuni pasticceri aggiungono del lievito chimico in polvere (baking) per rendere la pasta frolla più friabile.

La ricetta

Ingredienti e dosi per la pasta frolla
ingredientidose
Farina 0 oppure 00kg 1
Burro o margarinag 600
Zucchero semolatog 400
Uovan. 1 intero e 7 tuorli
Sale 1 pizzico: fa risaltare il sapore dei dolci, soprattutto la dolcezza
Scorza di limone e arancia grattugiata q.b.: solo la parte gialla (zeste), quella bianca sottostante è amara
Le farine

Quando si parla di farina si intende per legge solo quella di frumento (o grano); negli altri casi bisogna specificare (es. farina di mais).
I vari tipi di farina si classificano in base al grado di abburattamento (eliminazione della crusca, fatto mediante appositi setacci chiamati buratti). La farina 00 è quella più abburattata ed è molto adatta per le preparazioni di pasticceria.

Le altre farine, meno abburattate sono: 0, 1, 2, integrale.

La farina si ottiene dal grano tenero ed è differente da quella (semola) ottenuta dal grano duro, che si usa ad esempio per fare la pasta alimentare. Uno dei componenti della farina è il glutine (proteina) che dà elasticità all’impasto. Quando devo ottenere paste friabili, come in questo caso, si usano farine povere di glutine, dette anche farine “deboli” (la farina ricca di glutine è detta “forte”).

Il burro si ricava dal latte, la margarina da grassi vegetali. Il burro dà friabilità all’impasto, quindi se aumento la dose di burro, ottengo una pasta più friabile; se la riduco, una pasta più compatta e dura.

La lezione: frolla

  • accendere il forno e pesare gli ingredienti
  • disporre la farina e impastare – far riposare in frigorifero coperta con pellicola prima dell’utilizzo
  • stendere, dare la forma, eventualmente farcire e cuocere in forno a 160 – 180 °C a seconda della dimensione e del prodotto (biscotti o torte) per 10-25 minuti.

Attrezzatura

  • Tavolo per impastare
  • Matterello
  • Raschia (spatola simile al tarocco, ma in metallo e rigida)
  • Teglie per la cottura in forno
  • Rotella tagliapasta
Preparazione
  • Mettere la farina, un pizzico di sale e il burro appena tolto dal frigo nel frullatore e frullare il tutto fino a ottenere un composto dall'aspetto sabbioso e farinoso.
  • Formare con il composto ottenuto la classica fontana nel cui centro versare i tuorli, lo zucchero, la vanillina e la scorza di limone grattugiata: amalgamare velocemente il tutto fino ad ottenere un impasto compatto e abbastanza elastico.
  • Formare con l'impasto ottenuto una palla, avvolgerla con della pellicola trasparente e mettere a riposare il frigo per almeno mezz'ora prima dell’uso
  • Per una riuscita ancora migliore della pasta frolla utilizzare della farina povera di glutine che renderà l' impasto più elastico e meno incline alla rottura e allo sbriciolamento.
  • Se la frolla impazzisce, ovvero durante la lavorazione si sbriciola, basterà aggiungere all'impasto un po’ d'acqua fredda o mezzo albume per recuperarla e renderla più elastica.

Crema pasticcera

È una preparazione fondamentale in pasticceria; si utilizza per farcire torte, tartellette, biscotti, crostate (es. crostata danese). Si usa anche per fare creme derivate (es. crema chantilly: pasticcera 1/3 + panna montata 2/3).

In fase di cottura, appena inizia a bollire va tolta dal fuoco, messa su placca e abbattuta subito (+3 °C soft) – per evitare che secchi in superficie, coprire con la pellicola il recipiente o mettere poco zucchero sulla superficie: si scioglie con il calore.

La ricetta

Ingredienti e dosi per la crema pasticcera
ingredientidose
Latte l. 1
Uova10 tuorli e 2 uova intere
Zucchero semolatog 300
Farina 00 (oppure amido di mais)g 90-120 – dipende dall’utilizzo che si vuole fare della crema
baccello di vaniglia o 1 bustina di vanillina
Scorza di limone (solo la parte gialla: utilizzare il pelapatate)

Attrezzatura

  • Bastardella
  • Frusta
  • Pentola
  • Cucchiaio di legno per girare in cottura
Procedimento per la crema
  1. Portare quasi a bollore il latte con la scorza di limone (zeste) e la vaniglia o vanillina.
  2. Sbattere bene i tuorli con lo zucchero. Incorporare la farina.
  3. Eliminare la scorza di limone con la schiumarola.

Variante A (più rapida): versare il composto nel latte bollente, far riprendere il bollore senza girare, quindi girare rapidamente con la frusta.
Variante B: versare il latte nel composto di tuorli, zucchero e farina, girando bene con la frusta. Rimettere in pentola e portare a bollore.

Preparazione
  • Fare sobbollire il latte in una capiente casseruola con il baccello di vaniglia, poi toglierlo dal fuoco e lasciarlo in infusione per 10 minuti
  • In una terrina a parte lavorare le uova e i tuorli con lo zucchero, poi incorporare la farina setacciata.
  • Togliere la stecca di vaniglia lasciata in infusione e completare come descritto sopra variante “A” oppure “B”
  • In sostituzione ai baccelli di vaniglia si può usare qualche goccia di essenza di vaniglia o una busta di vanillina.
  • Per evitare che si formi una pellicola in superficie mentre la crema si raffredda cospargerla con poco zucchero a velo prima di chiuderla con la pellicola

Glossario

Foderare: rivestire internamente uno stampo o teglia con un impasto o con fette di prosciutto o altro.

Incorporare: unire un ingrediente ad un composto, girando affinché si integrino.

Sbattere: mescolare con la frusta.

Stendere o abbassare: ridurre lo spessore di un impasto, mediante l’uso della tirasfoglia, del matterello o, più raramente, con le mani. Si procede su di un tavolo infarinato.

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