Spazioprever lezioni in rete - I.I.S. "A. Prever" Pinerolo

 

Principi nutritivi

Glucidi

Il termine glucidi deriva dal greco glykys = dolce.

Sono detti anche zuccheri, carboidrati o idrati di carbonio, e rappresentano la più importante fonte di energia di immediata utilizzazione. La loro funzione principale è dunque quella energetica:

1 g di GLUCIDI = 4 Kcal

Sotto forma di glicogeno, rappresentano nei muscoli e nel fegato, la riserva energetica di rapida utilizzazione.

Altre funzioni:

Protettiva:
sono importanti per il fegato in quanto agiscono sul risparmio proteico e svolgono un’attività antichetogena nei confronti dei lipidi.
La riserva glucidica rende il fegato più resistente all’attacco di batteri, virus, tossine.
Plastica:
sono i costituenti degli acidi nucleici, delle glicoproteine e dei glicolipidi.

Negli alimenti troviamo glucidi con diversa struttura chimica, e schematicamente possiamo distinguerli in:

  • glucidi semplici
  • glucidi complessi

I glucidi semplici, sono presenti nello zucchero da cucina, nel latte, nel miele, nella frutta, negli ortaggi, nelle marmellate e nei dolciumi in genere. Essi vengono rapidamente assorbiti dall'organismo e la loro energia si rende disponibile in pochi minuti.

I glucidi complessi (amido) si trovano soprattutto in riso, pasta, pane, patate, legumi. Essi vengono assorbiti più lentamente e pertanto la loro energia si rende disponibile in modo graduale. In base al numero di molecole costituenti.

I glucidi possono essere classificati in:

  • monosaccaridi, costituiti da una singola molecola;
  • oligosaccaridi, costituiti da 2 a 10 molecole di monosaccaridi, di cui i più importanti sono i disaccaridi (2 unità);
  • polisaccaridi, costituiti da più di 10 fino a diverse migliaia di molecole di monosaccaridi.

Fabbisogno glucidico

In una dieta equilibrata di un adulto, i glucidi devono fornire il 55 – 65 % delle calorie totali giornaliere.

Fabbisogno glucidico giornaliero
GlucidiFabbisogno %Alimenti che li contengono
Glucidi sempliciFino ad un massimo del 10 – 12 % circa delle calorie totaliZucchero da cucina, miele, latte, frutta, dolciumi, ecc..
Glucidi complessi
Amido
La quota restante delle calorie totali (45 – 53 %)Pane, pasta, riso, patate, ecc..

La quota glucidica complessiva non deve mai essere inferiore al 50% delle calorie totali.

Effetti da carenza
  • marasma
  • perdita di peso
  • ritardi nella crescita
Effetti da eccesso
  • aumento di peso
  • obesità

Fibra alimentare

La fibra alimentare costituisce la frazione di glucidi non disponibili, cioè che non sono digeriti e assorbiti dal nostro apparato digerente.

La cellulosa è il componente principale della fibra, ma tuttavia è corretto considerare la fibra alimentare come un insieme di composti di origine vegetale che possono essere solubili o insolubili in acqua.

La fibra alimentare
Frazione insolubileFrazione solubile
cellulosapectine
emicellulosagomme
ligninamucillagini
polisaccaridi da alghe

L’importante ruolo che la fibra svolge in alimentazione è stato evidenziato con la rivalutazione dei prodotti integrali (in particolare i cereali integrali e, naturalmente, frutta e verdura) nel prevenire certe malattie dell’apparato digerente come stipsi, diverticolosi, diabete, obesità, iperlipemie e alcune forme di tumore del colon–retto.

È preferibile consumare almeno 30 g al giorno di fibra alimentare (meglio se presente naturalmente negli alimenti piuttosto che in prodotti a base di crusca).

Il consumo di fibra produce effetti positivi quali:

  • favorire il transito intestinale e quindi prevenire la stipsi;
  • prevenire l’accumulo di sostanze tossiche nell’intestino;
  • favorire il senso di sazietà gastrica e prevenire l’iperalimentazione.

È invece sconsigliato il consumo di fibra in presenza di stati di infiammazione intestinale. Bisogna considerare che elevate quantità di fibra contengono acido fitico il quale impedisce, a livello intestinale, l’assorbimento di calcio, ferro, zinco e magnesio.

SERVIZI SPAZIOPREVER
HOMEPAGE