Ristorazione collettiva
Per "ristorazione collettiva" si intende il servizio di preparazione e consegna su larga
scala di pasti completi per collettività (mense aziendali, scuole, ospedali, carceri ecc.).
La ristorazione industriale o collettiva si rivolge a gruppi di persone accomunate dall'interesse o dalla
necessità di usufruire di un medesimo servizio, in quanto si trovano lontano da casa per motivi diversi.
La ristorazione collettiva nasce come necessità dovute alle trasformazioni della società:
- industralizzazione, con i lavoratori occupati originariamente nelle fabbriche, e poi nel terziario;
- trasformazione della famiglia da patriacale a mononucleare;
- diffusioni delle mense nelle scuole dallìasilo nido all'università
- assistenza sanitaria;
- comunità di assistenza.
Nell'ambito della ristorazione collettiva meritano un cenno distinto i settori della
ristorazione aziendale e quello della ristorazione sociale, ospedaliera e scolastica in particolare.
L'organizzazione della produzione e della distribuzione dei pasti di questa ristorazione
si differenzia secondo due sistemi:
- Convenzionale:
- i cibi sono cotti e immediatamente distribuiti ai consumatori, tutto il ciclo di preparazione delle vivande avviene nelle ore che precedono
il loro servizio e consumo.
Una razionalizzazione di questo sistema può attuarsi svolgendo in centri di grandi dimensioni
alcune delle operazioni che precedono la cottura e inviando poi i semilavorati alle cucine per la cottura e la distribuzione.
In questi centri si possono per esempio effettuare l'acquisto e lo stoccaggio delle derrate, le operazioni di pulitura e mondatura, quelle di
taglio e porzionatura.
- Differito:
- le operazioni di preparazione e cottura e quelle di distribuzione e consumo sono effettuate in tempi e luoghi separati.
La preparazione e la cottura delle vivande sono svote in centri dai quali escono i pasti finiti, da qui sono trasportati alle mense per la
distribuzione e il consumo. Il luogo di preparazione e il luogo di consumo, possono non cincidere ed essere molto distanti.
Per conservare i pasti preparati, si possono distinguere due metodi:
- caldo:
- i pasti devono essere mantenuti durante il trasporto a una temperatura di almeno 65 °C, in modo da evitare il rischio di una
crescita microbica; i tempi tra la fine della cottura e il consumo non devono superare le due ore.
- freddo:
- è attuato raffreddando rapidamente le vivande subito dopo la cottura e tenendole al freddo sino al momento in cui
vengono riprese per essere consumate. Si dice legame refrigerato quando la temperatura è compresa tra 0 e +4 °C; si dice
legame surgelato quando la temperatura è di -18 o -20 °C.
I pasti distribuiti con il legame freddo devono essere riscaldati a 65-70 °C prima del consumo, in modo da renderli appetibili e igienicamente
sicuri. L'adozione del legame freddo può essere molto utile, ma richiede uno studio attento delle ricette, che per quantità, tipo e qualità
degli ingredienti devono adattarsi perfettamente a ogni fase del processo produttivo, e delle tecniche di cottura e di rinvenimento,
nell'ottica di un'operatività su larga scala e a costi controllabili.
Fonti
salute.gov.it
www.risorsehotel.it