Spazioprever lezioni in rete - I.I.S. "A. Prever" Pinerolo

 

Economia aziendale

Ditta

Ditta

La ditta è il nome sotto il quale un imprenditore esercita un'attività di impresa es: “Il Bignè” di Aldo Rossi. La ditta ha la funzione di identificare nel mercato l'esercizio di un'azienda.

È uno dei principali segni distintivi di un'azienda con l'insegna e il marchio. A differenza di altri elementi, come l'insegna o il marchio, la ditta è un elemento indispensabile per l'attività di impresa.

La ditta è quindi il carattere distintivo dell'azienda individuale che permette di distinguerla dalle altre aziende operanti sul mercato. Come qualsiasi persona fisica anche l'impresa necessita di un nome per essere individuata sul mercato. Per rispondere a questa esigenza la ditta deve differenziare senza incertezza l'impresa dalle altre operanti sul medesimo mercato e oggetto d'impresa (cd "principio di novità”) ossia si deve differenziare in modo preciso una impresa dalle altre operanti nel medesimo territorio nazionale e col medesimo oggetto d'impresa.

In caso di incertezza o di confusione il legislatore può disporre la modifica della ditta aziendale o l'integrazione con indicazioni idonee al fine di evitare confusione (art. 2564). La ditta deve, inoltre, rispondere al "principio di verità" nel comunicare la natura dell'attività economica dell'imprenditore.

Ditta individuale

Nelle imprese individuali la ditta deve contenere almeno il cognome o la sigla dell'imprenditore. Nel caso delle imprese collettive (società di persone) la ditta è indicata con la "ragione sociale" es: “Il dolce angolo” S.n.C. di Bianchi Ugo.

Imprese di capitali

Nelle imprese di capitali (società di capitali) la ditta è indicata con la "denominazione sociale" “Ferrari” S.p.A.

Sulla base della tipologia di impresa a cui è abbinata la ditta ha una disciplina diversa.

L'imprenditore ha diritto all'uso esclusivo della ditta se quest'ultima è iscritta al Pubblico Registro delle Imprese (art. 2563). La ditta non deve generare confusione con altre ditte già iscritte.

In caso di confusione deve essere obbligatoriamente modificata o integrata. L'iscrizione viene rifiutata se la ditta non è legittima (art. 2566). In caso di trasferimento dell'azienda, anche la ditta viene trasferita ( trasferimento della ditta ), salvo nel caso in cui non vi è il consenso dell'alienante nel trasferimento inter-vivos o nel caso di divietato testamentario nel trasferimento mortis causa.

Aprire una ditta individuale

Per aprire una azienda individuale l'intestatario dell'attività (persona fisica) deve provvedere a denunciare l'inizio di attività all'Agenzia delle Entrate per l'attribuzione della partita Iva e del codice fiscale. È inoltre necessario effettuare l'iscrizione al Registro delle Imprese della Camera di Commercio della provincia in cui la ditta individuale ha la sede legale, all'iscrizione all'Inps (Istituto nazionale della previdenza sociale) ed eventualmente all'Inail (Istituto nazionale assicurazioni infortuni sul lavoro). Prima di avviare qualsiasi attività è necessario verificare l'eventuale obbligo di legge d'essere in possesso di specifiche autorizzazioni amministrative o licenze. Al momento dell'apertura di una posizione assicurativa presso l'Inail il titolare della ditta individuale (imprenditore) deve dichiarare la tipologia di attività che ha intenzione di svolgere, gli impianti e i macchinari che saranno utilizzati per l'esercizio dell'attività ed altre informazioni sull'attività lavorativa. Nel caso si tratti di una ditta con dipendenti è necessario comunicare la lista dei lavoratori impiegati nell'impresa e la retribuzione prevista per l'anno in corso e quello successivo. Con l'apertura di una posizione viene assegnato alla ditta individuale un codice univoco di identificazione da riportare sul libro matricola, sul registro delle presenze e sui cedolini paga della ditta individuale.

Comunicazione Unica

Comunicazione Unica per l’apertura della Partita Iva. A partire da aprile 2010 la dichiarazioni di inizio attività delle persone fisiche, necessaria per l'apertura Partita Iva, viene effettuata mediante la Comunicazione Unica che permette di inviare con un unico modulo tutte le modulistiche, prima presentate separatamente, tramite la via telematica.

La Comunicazione Unica va effettuata anche se la dichiarazione anagrafica ai fini dell'Iva sia l'unico adempimento da svolgere per il contribuente. Tramite la Comunicazione Unica è il contribuente assolve gli adempimenti rivolti ai seguenti Enti:

Dal 1°Aprile 2010 per l’inizio dell’attività di impresa è stato introdotto l’obbligo della Comunicazione Unica.

Questo nuovo sistema consente con una sola comunicazione di effettuare tutti gli adempimenti necessari alla nascita di un’impresa, ovvero è possibile richiedere codice fiscale e partita Iva, aprire la posizione assicurativa Inail, chiedere l’iscrizione all’Inps dei dipendenti o dei lavoratori autonomi e l’iscrizione al registro imprese. Come previsto dall’art.9, comma 3, del Dl 7/2007 la nuova procedura rilascerà una ricevuta quale documento certificante l’inizio dell’attività, che dovrà essere comunicato lo stesso giorno dell’avvio.

Il nuovo sistema tende a razionalizzare le procedure attualmente in uso, in modo da introdurre in un’unica comunicazione in via telematica i dati necessari alla creazione di una nuova impresa oppure alle modifiche di imprese già esistenti. Si avrà l’integrazione delle procedure di iscrizione, modificazione e cancellazione delle imprese ai fini Iva, Inps e Inail presso un unico sportello nelle Camere di Commercio.

La comunicazione unica interessa tutte le imprese anche quelle artigiane. Gli elementi essenziali per poter svolgere tale procedura sono il possesso della firma digitale e della Pec (posta certificata), mentre il software viene messo a disposizione dalla camera di commercio sul sito Registro imprese.

La procedura è obbligatoria per tutti i soggetti tenuti all’iscrizione al registro delle imprese, la comunicazione unica per tutti gli adempimenti riguardanti l’Agenzia delle entrate, l’Inps, l’Inail e le Camere di commercio. La dichiarazione deve essere presentata in via telematica e con firma digitale al registro delle imprese e permette di:

  • Richiedere il codice fiscale
  • Aprire la posizione presso l’Inail
  • Chiedere l’iscrizione all’Inps dei dipendenti e dei lavoratori autonomi
  • Chiedere l’iscrizione al registro delle imprese

Obiettivi impresa

La ricerca del massimo profitto è l'obiettivo primario di ogni impresa privata. Una impresa può comunque perseguire obiettivi secondari di breve termine diversi dal profitto (es. fatturato, conquista del mercato, ecc.).

La massimizzazione del profitto coincide con la creazione di valore per il proprietario del capitale di impresa e per gli azionisti. Il profitto è anche lo stimolo per la continua riorganizzazione dei fattori produttivi e per la ricerca dell'innovazione e per il progresso tecnologico, che l'impresa persegue per aumentare il proprio vantaggio competitivo nei confronti della concorrenza e per aumentare la propria crescita economica.

Alcune tipologie di imprese, come le imprese pubbliche e le imprese del terzo settore, possono innalzare tra gli obiettivi primari anche altri obiettivi di natura sociale.
Tali imprese si distinguono sotto molti aspetti da quelle private e meritano una trattazione a parte.

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